lunedì 3 marzo 2014
RIFLESSIONI SULLE PRIMARIE PER IL CANDIDATO A SINDACO
"Caro cittadino,
non so se hai voglia di andare a votare alle primarie per il candidato a Sindaco del tuo comune, Greve in Chianti.
Nel caso, ti lascio un mio commento:
A me farebbe piacere avere un sindaco che fa rispettare le regole, a tutti, amici inclusi.
A me farebbe piacere avere un sindaco che quando prende un impegno di mandato, lo rispetta.
A me farebbe piacere un sindaco che difende il suo comune dagli abusi e dalle prepotenze dei comuni vicini, che si chiamino Chiappalupandia o Firenze.
A me farebbe piacere un sindaco che ha rispetto dei suoi avversari e dei suoi compagni di partito e di coalizione.
A me farebbe piacere un sindaco di tutte le frazioni non di qualcuna più di altre.
Anzi, forse mi piacerebbe un sindaco che venga da una frazione.
E riflettendoci,
non so se mi posso fidare del rispetto delle regole di chi, in barba al regolamento del suo partito, fa campagna sulla stampa per 15 giorni di seguito;
non so se mi posso fidare della lealtà al mandato di chi si dimette in campagna elettorale dopo quasi 5 anni di silenzio-assenso e poi vuol dettare l’agenda amministrativa a chi è restato al suo posto;
non so se mi posso fidare della indipendenza di chi nella sua campagna sceglie come padrini politici chi nega le frane e le alluvioni, e chi, da nuovo padrone, voleva dispensare inceneritori e blocchi stradali al contado;
non so se mi posso fidare del rispetto degli alleati di chi non risponde alle richieste formali degli alleati di 5 anni ed evita di confrontarsi con loro in pubblico;
non so se mi posso fidare della lealtà di chi rifiuta il confronto ai compagni di coalizione e poi vorrebbe che gli stessi obbedissero come cagnolini e smettessero di fare il loro lavoro, durante la sua campagna politica “interna al partito”.
Non so se hai le mie stesse idee, probabilmente no,
ma se domenica 9 marzo hai deciso di andare a votare, oltre che i 2 €, ricordati di quello che ti ho scritto io.
Io non so se ci andrò, ma nel caso, non metterò una croce a casaccio o perché me lo ha detto il parroco o il capo."
Saluti
Luca Venturini
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