sabato 27 ottobre 2012

PICCOLI LAVORI: COLLABORAZIONE FRA COMUNE E CITTADINI

Ha preso il via sabato 20 ottobre un progetto di collaborazione fra cittadini e amministrazione comunale di Greve in Chianti destinato a diventare, oltre che un aiuto pratico nelle tante incombenze a cui deve far fronte il Comune, anche un punto d’incontro fra l’ente pubblico e la cittadinanza. La prima uscita è stata quella di un gruppo di genitori di bambini che frequentano la scuola materna di Panzano in Chianti: che, pennelli alla mano, hanno ridipinto (di rosa) alcune stanze del plesso scolastico. Il Comune a sua volta si farà carico delle questioni più rilevanti: le riprese dove l’intonaco è scrostato, l’installazione delle veneziane, la stesura della sabbia all’esterno. “E’ un’iniziativa – commenta soddisfatto l’assessore ai lavori pubblici Simone Secchi – che considero in maniera molto positiva. Il progetto prevede la collaborazione fra Comune e cittadini sulle piccole opere di manutenzione: parliamo di tinteggiature, posa di battiscopa, installazione di carta da parati, pulizie, potature basse, cura di rotonde, aiuole, giardini delle scuole”. Stiamo parlando di una serie di operazioni per le quali il Comune ha esteso la propria posizione assicurativa ai volontari. In questo modo potranno prestarsi con tranquillità ad aiutare la pubblica amministrazione: per un numero massimo di dieci al giorno infatti, saranno coperti sia per la loro persona che per danni a terzi. “Chi fosse interessato – conclude Secchi – può far riferimento alle associazioni dei genitori, al consiglio d’istituto o, in primo luogo, al Comune. Mettendosi in contatto con gli assessorati ai lavori pubblici, alla scuola o all’ambiente. Sono fiducioso che il progetto possa estendersi e rafforzarsi, dando un piccolo esempio di quanto di buono si può fare quando si collabora tutti insieme”.

lunedì 22 ottobre 2012

L'EDILIZIA NEL COMUNE DI GREVE IN CHIANTI

In un recente intervento sulla stampa, uno dei consiglieri di opposizione nel consiglio comunale di Greve ha criticato ferocemente giunta e maggioranza, contestando il calo degli introiti derivanti da oneri di urbanizzazione, e addebitando il tutto ad un deciso ostracismo dell'amministrazione grevigiana verso chi intende costruire. Ha in particolare citato l'intervento nella cosiddetta area Il Crocevia di proprietà della Parrocchia di S.Cristoforo a Strada. Come Tavolo della Sinistra ci pare opportuno sensibilizzare la politica locale su alcuni temi di riflessione: 1- E' indubbio, e stupisce che alcuni consiglieri di opposizione non ne abbiano percezione, che il mercato immobiliare vive in questo momento una grossa difficoltà, come testimoniano gli interventi già autorizzati e cominciati, ma nei fatti fermi per scelta dei costruttori, anche quelli che hanno superato anni di controversie legali. Il motivo è esemplificato dall'alto numero di appartamenti invenduti negli interventi già completati. La crisi c'è e si sente. In un contesto come quello attuale, è secondo noi un atto responsabile e corretto ridurre le previsioni di entrate da oneri di urbanizzazione. 2. Anche nel caso di un mercato in ripresa, a nostro avviso i consiglieri (anche di opposizione) dovrebbero riflettere su quanto si è costruito negli ultimi 20-25 anni sul territorio comunale grevigiano. Quanto e come. Il Chianti grevigiano è un territorio prezioso dove gli appetiti immobiliari e speculativi hanno per anni consumato spazi pregiati, senza creare le strutture, i servizi, quei beni comuni necessari ad uno sviluppo armonico, equilibrato, equo. Basterebbe tenere presente le difficoltà di una frazione come Strada, forse quella dove più si è seguito il filone del "mattone facile", e che oggi ha difficoltà negli spazi collettivi, nella viabilità pedonale, nel verde pubblico. Un territorio saccheggiato, dove tali appetiti speculativi sono perennemente in agguato, come dimostrano i ripetuti interessati interventi sui media di portavoce di "lobbies" anche non locali. Davvero nell'opposizione si pensa che continuare a dilapidare il territorio mangiandone fette più o meno grosse con sempre più cemento, sia una scelta sostenibile all'infinito? Non è il caso di mettere un freno e riprogrammare il territorio in maniera più equilibrata, misurata? 3. I cittadini, come dimostra il dibattito che si è aperto a Strada sulla questione dell'area Crocevia, mostrano dubbi su questi interventi e sulla filosofia che li anima. Temono le speculazioni a vantaggio dei soliti noti. Temono che spazi sociali costruiti grazie al lavoro di decine di volontari vengano loro preclusi. 4. La speculazione edilizia basa parte della sua forza sulle difficoltà economiche degli Enti locali, i Comuni per primi, che devono far fronte a bisogni sociali e a manutenzioni di base indifferibili, in un contesto economico sempre più strangolato da vincoli di stabilità e da tagli ai trasferimenti. Di fatto, e' sempre piu' difficile amministrare un Comune scegliendo di avere meno entrate derivanti dagli oneri di urbanizzazione e subendo contestualmente i tagli da parte del Governo e, dall'altro lato, mantenere la stessa qualita' ed efficienza nell'erogare i servizi sociali ed essenziali per la cittadinanza. Forse la politica dovrebbe riflettere sui suoi costi, sulle sue scelte, sulle priorità. Forse anche i consiglieri di opposizione più critici verso questa amministrazione, dovrebbero essere pronti a chiedere alla poltica nazionale una maggiore attenzione ai bisogni sociali e meno ai poteri forti. E coerentemente farlo anche nel loro piccolo comune. Forse, e ci rivolgiamo a tutte le forze di sinistra, anche a quelle che non stanno in maggioranza, è il momento di pensare che "un altro sviluppo è possibile". Un altro, diverso dal solito mattone.

venerdì 19 ottobre 2012

SOSPESA LA VENDITA DEI BIGLIETTI SITA A CHIOCCHIO, STRADA E MARTELLINA

Da tre settimane i rivenditori dei biglietti Sita del bar della Martellina, del bar in piazza a Strada e della casa del popolo di Chiocchio hanno deciso di non tenere più i biglietti in quanto la Sita ha deciso unilateralmente di diminuire dal 5 al 4 per cento la quota spettante ai rivenditori. I rivenditori sostengono di non poter accettare tale taglio e di vedersi costretti a rinunciare al servizio. Per Strada l'alternativa e' rivolgersi all'edicola mentre per le altre due frazioni non resta altro che fare il biglietto direttamente all'autista con prezzo maggiorato con ulteriore disagi per tutti i viaggiatori, anche quelli già presenti sul mezzo, per il tempo perso alla fermata e per i piccoli inconvenienti quali mancanza di spiccioli del viaggiatore o di resto da parte dell'autista. Da parte nostra riteniamo non giustificabile un disservizio del genere a danno dei cittadini e temiamo che la rinuncia da parte dei rivenditori sia un pretesto per non perdere tempo nella loro attività per un per un servizio che non ha mai portato guadagni, nemmeno retribuito al 5%. Siamo convinti che chi gestisce un'attività al pubblico dovrebbe farsi carico del servizio, ma anche essere messo nelle condizioni di poterlo erogare, soprattutto nelle piccole frazioni come le nostre, dove i disagi non mancano, anche se il ritorno economico alla fine è scarso o nullo. Ricordiamo che a Chiocchio e' prevista a breve la chiusura dell'ufficio postale, che già è stato chiuso il negozio di alimentari, e creare un ulteriore disservizio del genere rischia di far morire la frazione. Il nostro invito e' di coinvolgere l'Amministrazione Comunale affinché' si faccia carico del problema e chieda un confronto con Provincia, società' Busitalia (Sita) e i gestori delle rivenditorie di Strada, Chiocchio e Martellina.