sabato 25 settembre 2010

URBANISTICA: SIMONE SECCHI PRECISA LA SUA POSIZIONE

Riportiamo la sintesi dell'articolo pubblicato da Metropoli il 17 Settembre:
Le opposizioni (escluso Rifondazione) richiedono un consiglio comunale straordinario sull'urbanistica, con particolare riferimento al cantiere dei 25 appartamenti in via della Fratellanza a Greve di cui otto, una volta finiti, di proprietà del Comune.
Le opposizioni stigmatizzano l'ordinanza di annullamento dei permessi a costruire emessa dal Comune.
Secondo le opposizioni l'assessore all'urbanistica, il presidente della commissione urbanistica e il dirigente del servizio sviluppo del territorio avrebbero dovuto guardare e studiare prima di emettere questa seconda ordinanza (emessa senza consultare nessuno).

Questa la precisazione di Simone Secchi, nostro consigliere comunale e presidente della commissione urbanistica, alla redazione di Metropoli:

Egregio Direttore, in relazione all'articolo apparso su Metropoli del 17 settembre 2010 recante il titolo "Le opposizioni chiamano a raccolta: tutti al consiglio comunale straordinario", in qualità di consigliere comunale e presidente della commissione consiliare chiamato in causa, tengo a precisare quanto segue.
Quando i gruppi di opposizione del comune di Greve affermano che l'assessore all'urbanistica, il presidente della commissione consiliare urbanistica (il sottoscritto) ed il dirigente del servizio governo del territorio avrebbero dovuto guardare ed informarsi prima di emettere l'ordinanza di sospensione lavori del cantiere di Via della Fratellanza a Greve dimostrano di non conoscere le norme che regolano l'attività delle Pubbliche Amministrazioni in materia di urbanistica.
Ciò è molto singolare soprattutto per chi, nell'opposizione, ha avuto in passato responsabilità di tipo amministrativo.
Dovrebbero infatti sapere che gli atti urbanistici sono emessi dal responsabile del servizio, che è un dipendente comunale, e non dal sindaco nè tanto meno da altre parti politiche.
Ciò non solo sarebbe contrario alla legge ma sarebbe anche decisamente sbagliato.
Se il sindaco o, addirittura, il presidente della commissione urbanistica, potesse interferire con l'operato degli uffici, decidendo quali atti bloccare e quali mandare avanti, sarebbe molto grave e rappresenterebbe un ritorno a quel passato, prima della riforma Bassanini, che nessuno, penso, voglia.
Nello specifico, pertanto, sottolineo con estrema fermezza che, come consigliere comunale e presidente della commissione consiliare urbanistica, non solo non sono tenuto a conoscere (e non conosco) le motivazioni che hanno portato all'ordinanza di sospensione lavori del cantiere in oggetto, ma mai mi permetterei di interferire con l'operato degli uffici comunali che in questi mesi stanno facendo un lavoro estremamente gravoso di rilettura e verifica di alcuni atti urbanistici avviati nel corso della precedente amministrazione e che devono ora essere portati a compimento.
Credo invece che l'autonomia tra parte politica e parte tecnica all'interno di un'Amministrazione Comunale sia un bene da difendere da parte di tutti, maggioranza ed opposizione.
Invece le opposizioni consiliari del comune di Greve, con un atteggiamento che singolarmente vede unito il fronte da rifondazione comunista alla destra, chiamano in causa contemporaneamente gli uffici tecnici e gli assessori ed il sindaco, confondendone continuamente i ruoli. Mi chiedo allora se il risultato di questo atteggiamento, voluto o no, non sia forse quello di ostacolare il lavoro gli uffici comunali e bloccare quel processo di rinnovamento tanto faticosamente avviato ed atteso da parte dei cittadini grevigiani.
Simone Secchi consigliere comunale presidente della Commissione Consiliare 4 del comune di Greve (Attività Produttive, Turismo, Assetto del Territorio, Lavori Pubblici, Ambiente e Infrastrutture)

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